La violenza tra pari, la vittimizzazione, il bullismo e il cyberbullismo sono tutti problemi seri e significativi con cui i giovani di tutta Europa, Italia compresa, si trovano a fare i conti.

Per far fronte a queste problematiche e contrastare l’impatto negativo che questi
fenomeni possono avere sui giovani, anche a lungo termine, è stato sviluppato nel
Regno Unito il progetto BeatBullying, un modello di intervento precoce basato sul
peer-mentoring/ peer-support.
Questo programma, che negli anni ha sostenuto molti ragazzi e ragazze,
si è dimostrato in grado di ridurre la violenza nelle scuole proteggendo gli studenti
dalle situazioni problematiche sia online che offline.
Per l’anno scolastico 2013/2014 una rete di agenzie europee ha ottenuto
il finanziamento Daphne 2012 per la sperimentazione del progetto BeatBullying in
diversi paesi europei: Italia, Spagna, Portogallo, Polonia, Repubblica Ceca e Romania.
Per l’Italia, è stato scelto come partner l’Università di Firenze –
Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia, in virtù dall’esperienza
precedente nel campo della prevenzione del bullismo e del cyberbullismo.
Gli obiettivi del progetto BeatBullying sono molteplici:
•sostenere coloro che sono vittime di bullismo e cyberbullismo;
•educare i giovani ad un uso sicuro e responsabile delle nuove tecnologie;
•sostenere la capacità delle scuole e della comunità nel gestire efficacemente
situazioni problematiche, riducendo l’incidenza della violenza tra pari
e del bullismo.
Il progetto si propone di creare una rete di supporto online, tramite il sito web