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 imagesDall’ultimo report Istat “Il bullismo in Italia: comportamenti offensivi e violenti tra i giovanissimi“, è emerso che almeno il 55% delle ragazze sono state occasionalmente vittime di cyberbullismo – compiuto tramite strumenti telematici, sms, e-mail, siti web e chat -, molte di più rispetto ai coetanei di sesso maschile.
Rischiano di più anche i ragazzi più giovani rispetto agli adolescenti” ha rivelato il rapporto: il 7,1% delle adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 17 ed il 5,2% tra i 14 e 17 anni, hanno dichiarato di essere state oggetto di prepotenze, attraverso cellulare o internet, almeno una volta al mese, contro il 4,6% dei ragazzi.

Secondo il rapporto le ragazze sarebbero le più esposte al rischio perché maggiormente predisposte all’utilizzo del cellulare od a connettersi a Internet.

Oltre il 55% delle giovani 11-17enni è stata vessata “online” almeno una volta in un anno e il 20,9% una volta al mese contro, rispettivamente, il 49,9% e il 18,8% dei coetanei maschi.

Il 9,9% delle ragazze ha subìto atti di bullismo elettronico una o più volte in una settimana, contro l’8,5% dei maschi.

A livello regionale, al Nord, il 23% degli 11-17enni subisce di frequente atti di bullismo. In generale nelle regioni settentrionali oltre il 57% dei giovanissimi è oggetto di prepotenze, contro il 50% dei ragazzi residenti al Centro-sud.

Tuttavia, osserva l’istituto di statistica, il cyberbullismo rimane contenuto rispetto alle altre forme di prevaricazione o intimidazione: il 22,2% delle vittime di aggressioni ad opera di bulli ha dichiarato di aver subìto prepotenze tramite web. Di questi, il 5,9% dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni hanno subìto atti di bullismo elettronico anche più volte al mese.

Informazioni su Cyberbullismo

Il Centro Nazionale di Documentazione e Ricerca Educativa sul Cyberbullismo (CE.N.D.R.E.CY) ha compiti di ricerca, monitoraggio, documentazione, sperimentazione e formazione in campo psicoeducativo riguardo ai temi del bullismo online, della violazione della privacy e della tutela dei dati personali, stimolando lo scambio e la collaborazione tra studiosi ed enti che condividono la mission.

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