La Camera ha approvato in via definitiva la legge sul  “cyberbullismo” dopo un percorso legislativo di più di tre anni e diverse modifiche radicali. La legge (PDF) è stata approvata all’unanimità, con 432 e un astenuto. La legge era stata proposta dalla senatrice Elena Ferrara, che era stata l’insegnante di una ragazza di Novara che nel 2013 si suicidò dopo che era stato diffuso un video dove veniva molestata sessualmente.

(fonte Il Sole 24 ore)

“Il testo introduce per la prima volta nell’ordinamento la definizione legislativa di bullismo telematico, inteso come ogni forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto o furto di identità realizzata sul web a danno di minori.

I ragazzi sopra i 14 anni (anche senza che i genitori lo sappiano) potranno chiedere direttamente al gestore del sito l’oscuramento o la rimozione dell’aggressione on line. Nel caso in cui il gestore ignori l’allarme, la vittima, stavolta con il genitore informato, potrà rivolgersi al Garante per la Privacy che entro 48 ore dovrà intervenire. Dalla definizione di gestore sono esclusi gli access provider, i cache provider e i motori di ricerca.

Prof anti bullo in ogni scuola
In ogni istituto sarà individuato tra i docenti un referente per le iniziative contro il cyberbullismo. Al preside spetterà il compito di informare subito le famiglie dei minori coinvolti in atti di bullismo informatico e attivare adeguate azioni educative.

L’obbligo di informazione è circoscritto ai casi che non costituiscono reato. Il Miur dovrà mettere a punto linee guida per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni, attraverso la formazione del personale scolastico, la promozione di un ruolo attivo degli studenti e di misure di sostegno dei minori coinvolti. Alle scuole spetta, infine, l’educazione alla legalità e all’uso consapevole di Internet. Gli istituti potranno avvalersi della collaborazione delle Forze di Polizia e delle associazioni del territorio.

Ammonimento da parte del questore
Come nella legge anti stalking, viene stabilita la “procedura di ammonimento” contro il responsabile degli atti di bullismo: il “bullo” over 14 sarà convocato dal Questore insieme ai genitori e gli effetti dell’ammonimento cesseranno solo una volta maggiorenne.

Presso la Presidenza del Consiglio, poi, verrà istituito un tavolo tecnico con il compito di redigere un piano di azione integrato per contrastare e prevenire il cyberbullismo e realizzare una banca dati per il monitoraggio del fenomeno” (Sole 24 ore).

Riguardo la scuola la senatrice Elena Ferrara (prima firmataria della legge a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto al cyberbullismo)  ha affermato: “Da oggi hanno più strumenti grazie ai referenti in ogni scuola formati contro il cyberbullismo e alla possibilità di segnalare autonomamente i contenuti alle aziende new media, coinvolte assieme a tutti i soggetti preposti nel Tavolo interministeriale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che dovrà stendere e attuare il grande piano d’azione integrato a disposizione di tutte le agenzie educative, dalle famiglie agli istituti scolastici, dalle comunità reali alle community on line, perché anche nella dimensione virtuale le relazioni devono restare autentiche e sane”.

Informazioni su Cyberbullismo

Il Centro Nazionale di Documentazione e Ricerca Educativa sul Cyberbullismo (CE.N.D.R.E.CY) ha compiti di ricerca, monitoraggio, documentazione, sperimentazione e formazione in campo psicoeducativo riguardo ai temi del bullismo online, della violazione della privacy e della tutela dei dati personali, stimolando lo scambio e la collaborazione tra studiosi ed enti che condividono la mission.

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