Leggere le chat dei propri figli non è violazione privacy, lo ha deciso un giudice spagnolo – Whatsapp e altri usi dei social media da parte dei minori “richiede attenzione e vigilanza da parte dei genitori o degli assistenti” (fonte – rainews.it)
Controllare le conversazioni Whatsapp dei propri figli non è un reato e non è nemmeno violazione della privacy.

Rientra infatti nel controllo parentale che ogni genitore ha il dovere di esercitare sui propri figli. Lo ha deciso un giudice spagnolo chiamato a stabilire se un padre, denunciato dalla ex moglie, avesse violato la privacy dei figli controllando le chat dei ragazzi e facendosi dare la password dei cellulari.
La madre di due ragazzini ha presentato il caso al tribunale provinciale della città spagnola di Pontevedra, sostenendo che l’imputato aveva violato i diritti alla privacy di sua figlia leggendo le sue conversazioni su Whatsapp, comprese quelle con la querelante stessa.
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