«L’uso dei dispositivi in aula, siano essi analogici o digitali, è promosso dai docenti, nei modi e nei tempi che ritengono più opportuni».
Il Ministero dell’Istruzione affida ora all’atteso decalogo «per l’uso dei dispositivi mobili a scuola» che viene presentato oggi dalla ministra Valeria Fedeli nel grande happening sulla scuola digitale «Futura » di Bologna.
I dieci criteri arriveranno nei prossimi giorni negliistituti itraliani tramite circolare, “ispirato a una visione fiduciosa e positiva del rapporto tra i professori, gli studenti e la cultura oggi plasmata nei suoi linguaggi, stili e codici dall’enorme diffusione di tablet e telefoni interattivi” (Avvenire.it)
«Il digitale nella didattica – si legge al settimo punto del decalogogo è una scelta», «sta ai docenti introdurla e condurla in classe» per «educare alla cittadinanza digitale» (n.10) attraverso una «didattica» che «guida l’uso competente e responsabile» (n.5).
Le scuole in Italia dovranno redigere regolamenti condivisi con tutti gli attori dela scena educativa, chiarendo le motivazione e le modalità dell’utilizzo del cellulare in classe.
Ecco il decalogo:
1. Ogni novità comporta cambiamenti
Ogni cambiamento deve servire per migliorare l’apprendimento e il benessere delle studentesse e degli studenti e più in generale dell’intera comunità scolastica.
2. I cambiamenti non vanno rifiutati, ma compresi e utilizzati per il raggiungimento dei propri scopi
Bisogna insegnare a usare bene e integrare nella didattica quotidiana i dispositivi, anche attraverso una loro regolamentazione. Proibire l’uso dei dispositivi a scuola non è la soluzione. A questo proposito ogni scuola adotta una Politica di Uso Accettabile (PUA) delle tecnologie digitali.
3. La scuola promuove le condizioni strutturali per l’uso delle tecnologie digitali
Fornisce, per quanto possibile, i necessari servizi e l’indispensabile connettività, favorendo un uso responsabile dei dispositivi personali (BYOD). Le tecnologie digitali sono uno dei modi per sostenere il rinnovamento della scuola.
4. La scuola accoglie e promuove lo sviluppo del digitale nella didattica
La presenza delle tecnologie digitali costituisce una sfida e un’opportunità per la didattica e per la cultura scolastica. Dirigenti e insegnanti attivi in questi campi sono il motore dell’innovazione. Occorre coinvolgere l’intera comunità scolastica anche attraverso la formazione e lo sviluppo professionale.
5. I dispositivi devono essere un mezzo, non un fine
È la didattica che guida l’uso competente e responsabile dei dispositivi. Non basta sviluppare le abilità tecniche, ma occorre sostenere lo sviluppo di una capacità critica e creativa.
6. L’uso dei dispositivi promuove l’autonomia delle studentesse e degli studenti
È in atto una graduale transizione verso situazioni di apprendimento che valorizzano lo spirito d’iniziativa e la responsabilità di studentesse e gli studenti. Bisogna sostenere un approccio consapevole al digitale nonchè la capacità d’uso critico delle fonti di informazione, anche in vista di un apprendimento lungo tutto l’arco della vita.
7. Il digitale nella didattica è una scelta: sta ai docenti introdurla e condurla in classe
L’uso dei dispositivi in aula, siano essi analogici o digitali, è promosso dai docenti, nei modi e nei tempi che ritengono più opportuni.
8. Il digitale trasforma gli ambienti di apprendimento
Le possibilità di apprendere sono ampliate, sia per la frequentazione di ambienti digitali e condivisi, sia per l’accesso alle informazioni, e grazie alla connessione continua con la classe. Occorre regolamentare le modalità e i tempi dell’uso e del non uso, anche per imparare a riconoscere e a mantenere separate le dimensioni del privato e del pubblico.
9. Rafforzare la comunità scolastica e l’alleanza educativa con le famiglie
È necessario che l’alleanza educativa tra scuola e famiglia si estenda alle questioni relative all’uso dei dispositivi personali. Le tecnologie digitali devono essere funzionali a questa collaborazione. Lo scopo condiviso è promuovere la crescita di cittadini autonomi e responsabili.
10. Educare alla cittadinanza digitale è un dovere per la scuola
Formare i futuri cittadini della società della conoscenza significa educare alla partecipazione responsabile, all’uso critico delle tecnologie, alla consapevolezza e alla costruzione delle proprie competenze in un mondo sempre più connesso.
Valeria Fedeli precisa: «La proibizione all’uso personale dei cellulari a scuola rimane, stiamo regolando il loro uso didattico, sotto il controllo del docente».
Ed ancora: “Sarà importante dare ai docenti una formazione adeguata, chiamare in causa anche università e case editrici . La scuola deve diventare anticorpo della società nei confronti di verità confuse, dibattiti superficiali, fake news, informazioni prive di fondamento scientifico».
Il decalogo si rivolge a tutti gli ordini di scuola, non solamente alla scuola secondaria ma anche alla primaria si potrà chiedere di portare un tablet da casa e di condividerlo coi compagni per imparare grazie a piattaforme digitali dedicate.
- http://www.flcgil.it/rassegna-stampa/nazionale/si-al-telefonino-in-classe-il-decalogo-del-ministero.flc
- http://tg24.sky.it/cronaca/2018/01/19/miur-decalogo-uso-smartphone-scuola.html
- https://www.avvenire.it/attualita/pagine/le-10-regole-per-lo-smartphone-in-classe
- http://www.corriere.it/scuola/17_luglio_29/torna-cellulare-classe-autunno-linee-guida-miur-solo-strumento-piu-64c2bd5e-7464-11e7-9773-4a99982cbf04.shtml