Il concetto di persecutore e di vittima rimanda al fenomeno più conosciuto del bullismo ovvero un abuso di potere, in cui il bullo prevarica la vittima attraverso comportamenti fisici aggressivi che condizionano la sua vita privata e sociale.
Gli atti di bullismo sono ripetuti nel tempo e coinvolgono sempre gli stessi soggetti: il bullo che assume una posizione dominante e la vittima, soggetto debole che non è in grado di difendersi da solo. Il fenomeno del bullismo ha come protagonisti non solo bullo e vittima ma anche i cosiddetti sostenitori ed astanti: i primi incitano il bullo ; i secondi rimangono in una posizione di neutralità assistendo agli episodi di aggressione e solo alcuni di essi prendono le difese della vittima. (Buccoliero E., Maggi M., 2005)
- Flaming: messaggi online violenti e volgari mirati a suscitare battaglie verbali in un forum.
- Molestie (harassment): spedizione ripetuta di messaggi insultanti mirati a ferire qualcuno.
- Denigrazione: sparlare di qualcuno per danneggiare gratuitamente e con cattiveria la sua reputazione, via e-mail, messaggistica istantanea, gruppi su social network, etc.
- Sostituzione di persona (“impersonation”): farsi passare per un’altra persona per spedire messaggi o pubblicare testi reprensibili.
- Inganno: (trickery); ottenere la fiducia di qualcuno con l’inganno per poi pubblicare o condividere con altri le informazioni confidate via mezzi elettronici.
- Esclusione: escludere deliberatamente una persona da un gruppo online per provocare in essa un sentimento di emarginazione.
- Cyber-persecuzione (“cyberstalking”): molestie e denigrazioni ripetute e minacciose mirate a incutere paura.
- Doxing: diffusione pubblica via internet di dati personali e sensibili.
- Minacce di morte