Il concetto di persecutore e di vittima rimanda al fenomeno più conosciuto del bullismo ovvero un abuso di potere, in cui il bullo prevarica la vittima attraverso comportamenti fisici aggressivi che condizionano la sua vita privata e sociale.

Gli atti di bullismo sono ripetuti nel tempo e coinvolgono sempre gli stessi soggetti: il bullo che assume una posizione dominante e la vittima, soggetto debole che non è in grado di difendersi da solo. Il fenomeno del bullismo ha come protagonisti non solo bullo e vittima ma anche i cosiddetti sostenitori ed astanti: i primi incitano il bullo ; i secondi rimangono in una posizione di neutralità assistendo agli episodi di aggressione e solo alcuni di essi prendono le difese della vittima. (Buccoliero E., Maggi M., 2005)

Negli ultimi quindici anni la continua evoluzione delle tecnologie e dei mezzi di comunicazione ha fatto sì che gran parte della comunicazione si spostasse su di un piano virtuale soprattutto tra i cosiddetti nativi digitali (Prensky M., 2001), nati e cresciuti con le tecnologie digitali e di conseguenza naturalmente predisposti all’utilizzo di tale tipo di
comunicazione.
La familiarità di questi soggetti con i nuovi canali di comunicazione però, non necessariamente fa di loro degli esperti informatici e conoscitori della rete, soprattutto delle conseguenze dannose che possono derivare da un utilizzo non consapevole e critico della stessa. La facilità e la leggerezza con cui i ragazzi pubblicano e diffondono informazioni personali sui social network ne è una prova evidente.
Tipologie cyberbullismo

Fonte: docsity.com/

  • Flaming: messaggi online violenti e volgari mirati a suscitare battaglie verbali in un forum.
  • Molestie (harassment): spedizione ripetuta di messaggi insultanti mirati a ferire qualcuno.
  • Denigrazione: sparlare di qualcuno per danneggiare gratuitamente e con cattiveria la sua reputazione, via e-mail, messaggistica istantanea, gruppi su social network, etc.
  • Sostituzione di persona (“impersonation”): farsi passare per un’altra persona per spedire messaggi o pubblicare testi reprensibili.
  • Inganno: (trickery); ottenere la fiducia di qualcuno con l’inganno per poi pubblicare o condividere con altri le informazioni confidate via mezzi elettronici.
  • Esclusione: escludere deliberatamente una persona da un gruppo online per provocare in essa un sentimento di emarginazione.
  • Cyber-persecuzione (“cyberstalking”): molestie e denigrazioni ripetute e minacciose mirate a incutere paura.
  • Doxing: diffusione pubblica via internet di dati personali e sensibili.
  • Minacce di morte