“La decisione di Belfast potrebbe segnare un punto di non ritorno per quel che riguarda la policy sulla diffusione di immagini dei social network.
Lotta al revenge porn on line. Una novità che potrebbe portare, davvero, finalmente, i giganti del web (da Facebook a Google) a limitare e fermare (per quanto possibile) la diffusione di immagini pornografiche (o comunque inopportune) diffuse on line.
La crepa nel muro della sostanziale immobilità del web rispetto ai contenuti di revenge porn (una effettiva difficoltà a rimuovere i contenuti dal web unita, secondo i maligni, a una scarsa volontà: è solo di pochi giorni fa la notizia di una serie di video pedopornografici su Youtube) potrebbe essere nata da una decisione presa da un tribunale di Belfast.
Lì una giovane è riuscita a far capitolare Facebook che ora dovrà risarcirla con una cifra che non si è voluto rendere nota, per aver veicolato la diffusione di una sua foto senza veli, scattata quando la giovane aveva solo 14 anni”.
Lì una giovane è riuscita a far capitolare Facebook che ora dovrà risarcirla con una cifra che non si è voluto rendere nota, per aver veicolato la diffusione di una sua foto senza veli, scattata quando la giovane aveva solo 14 anni”.
(Fonte – https://it.businessinsider.com)